Cari sognatori, eccovi il crudo ed oscuro romanzo di Jon Athan, edito Dark Abyss Edizioni!!!
GENERE: horror
DATA DI USCITA: 20 ottobre 2022
Ebook / Cartaceo
Mentre si trova a Tokyo per lavoro, Adam Miller vive un’occasionale notte di passione con la giovane Miki Someya, ma la ragazza sviluppa un attaccamento morboso nei suoi confronti e lo pedina per le strade di Tokyo.
Adam la evita, ma perde il controllo quando lei lo minaccia di raccontare alla moglie della loro relazione. In un impeto di rabbia, la aggredisce con brutalità e torna in patria per evitare le conseguenze legali.
Anni dopo, nella sua città dei bambini iniziano a scomparire. L’unico indizio conduce a una donna sfregiata e Adam sospetta che il passato lo abbia seguito fino a casa…
Sarà piuttosto ostico parlavi di questo romanzo, poiché di tutto mi aspettavo fuorché quel che ho letto lasciandomi ancora turbata e scioccata.
Parto subito con il sottolineare che non è un romanzo per deboli di cuore e facilmente impressionabili; in queste poche pagine la scrittrice struttura un “racconto” che prende ispirazione da una leggenda giapponese: la Kuchisake-onna (la donna con la bocca enorme, che andava da orecchio a orecchio), infatti di base mantiene la sua linea di leggenda/superstizione, ma al contempo assume una visione nuova con una struttura completamente diversa e attuale.
Tutto ha inizio quando Adam, in Giappone per affari con il suo socio, una sera in un bar con dei potenziali clienti resta rapito dalla figura affascinate di una ragazza al bancone. Un incontro magnetico di sguardi il loro, tanto che pure i commensali al tavolo se ne accorgono. Il suo migliore amico, vuoi per gioco, vuoi per scherzo spinge un alticcio Adam ad andare a parlare con la ragazza, con la promessa di non fargli commette l’irreparabile… ma si sa, a volte il destino è beffardo e una sola notte può condannare l’esistenza di tutti i poveri sfortunati che si ritroveranno a passare lungo il cammino della Vendetta.
Sono Bella è un romanzo da brividi scritto a caratteri cubitali, affronta attraverso le sue pagine argomentazioni forti e di molto impatto, la vittima che diventa il carnefice per poi portare a un ribaltamento dei ruoli. Spazia all’interno della psiche malata di chi si ritrova di punto in bianco a perdere sé stessa, ferite e cicatrici che segnano non solo il corpo ma anche la mente in modo irreparabile e distruttivo.
Se di primo impatto lo scrittore ti porta a “simpatizzare” per la situazione di stalker che subisce Adam da Miki, va di fatto a creare una situazione sempre più discendente di caduta libera in un baratro psicologico fatto di stress, paura e rimorso che danno il principio della distruzione totale di se stessi. Un atto abominevole, spregevole, un delirio di rabbia che come un blackout ci si ritrova di fronte a fatto compiuto, ed ecco che scatta l’autoconservazione di sé stessi e l’egoismo di salvaguardare la vita che lo aspetta dall’altra parte dell’oceano.
Ma si sa ogni azione ha una conseguenza e il marcio dell’anima nata in quella notte corrode la purezza della persona che eri, ed è qui che il romanzo prende una piega aberrante e scioccante. Non è il terrore che ti tiene ancorato alle pagine ma il tumulto di stomaco, cuore e mente che con un urlo silenzioso ti agghiaccia e ti rapisce nella successione degli eventi e la storia.
Devo dire che lo scrittore riesce a farti sentire ogni sensazione e odore che caratterizza la scena, il puzzo di urina e vomito unito allo scricchiolare delle ossa che si frantumano, il sapore del “rame” in bocca… è tutto talmente amplificato e descritto minuziosamente che ti ritrovi come un testimone involontario, dove un mostro “banchetta” con la vittima designata, ci gioca, ride, si diverte, è come una bambina che salta nelle pozze di fango, solo che in realtà è il sangue e il dolore delle loro vittime che agogna. Vederle piangere, disperarsi, pregare per la loro vita le crea una insana contentezza, ma più di tutto le dà la certezza e la forza che con ogni cadavere che lascia al suo passaggio, la vendetta finale prende forma e potere in lei.
Quello che angoscia e sciocca di più il lettore sono le vittime e il modo di ucciderle, caratterizzate tutte da mutilamenti e sofferenze ma soprattutto la sua firma indelebile che la rende la serial killer più ricercata a Los Angeles, tutto per far sapere ad Adam che sta arrivando, per togliergli tutto ciò che ha.
È interessante come riesca a sfruttare la pandemia come retroscena perfetto di sfondo di queste pagine, dove se già prima le persone erano menefreghiste verso il prossimo, questa acuisce nella paura di contrarre la malattia, rende cardine il fattore di pregiudizio dato dall’aspetto esteriore di una persona, il peso della solitudine, la psiche distrutta da un evento traumatico non adeguatamente seguita e aiutata, ma più di tutto rispecchia il lato oscuro dell’animo, un discernimento morale consapevole e voluto.
Non mi aspettavo un romanzo così… intenso e “duro da digerire”, amando il genere mi è piaciuto anche se ammetto che un po’ di fifa me l’ha data. Saltano all’occhio molti lati oscuri della società in cui viviamo e gioca molto con la mente del lettore, portandolo a un finale in cui non sei preparato, la testa lotta e scalcia con gli eventi in rapida successione senza trovare via di fuga da ciò che accade. È una storia che crea impressione e soggezione nel lettore, che si distacca dal classicismo del genere, scavando in profondità nell’orrido, con in sfondo il silenzio della solitudine e la gelida calma fredda della vendetta, unita alla fredda determinazione e pazienza.
Amanti dell’horror, questo libro non attende che voi e il vostro coraggio per affrontare la Kuchisake-onna.