Cari sognatori, bisogna avere un cuore forte per leggere queste pagine scritte da Paul Tremblay, edito Oscar Mondadori!!!
GENERE: horror, psicologico
DATA DI USCITA: 15 febbraio 2022
Ebook / Cartaceo
Eric, Andrew e la loro adorata bambina di sette anni, Wen, stanno trascorrendo una vacanza in un cottage isolato in mezzo ai boschi del New Hampshire, sulla riva di un lago, lontano dal caos e dal chiasso della vita metropolitana, senza Internet e cellulari: un angolo di paradiso in cui regnano il silenzio e la serenità.
Ma in una mattina di sole il sogno si trasforma in un incubo quando dal bosco emergono quattro sconosciuti. Leonard, un uomo gigantesco dai modi gentili e il sorriso caloroso, e i suoi tre compagni brandiscono armi inquietanti e spaventose e sono lì per portare a Eric, Andrew e Wen un messaggio ancora più inquietante e spaventoso. Mentre la famigliola si barrica in casa cercando un modo per chiedere aiuto, diventa sempre più chiaro che i quattro non se ne andranno finché non avranno ottenuto ciò per cui sono lì, una scelta impossibile, un sacrificio terribile.
Nelle ore che seguono, in un crescendo di presagi apocalittici, paranoia, follia, orrore e rituali di sangue, la piccola casa alla fine del mondo diventa il cuore dell’universo, il luogo in cui si deciderà il destino di una famiglia e, forse, di tutta l’umanità.
Doveva essere una piccola vacanza in mezzo alla natura. Avrebbero dovuto divertirsi, correre, giocare e ridere a crepapelle rincorrendo le cavallette, ma per Andrew, Eric e la loro piccola Wen invece si è trasformato in un vero e proprio incubo.
Quando abbiamo davanti un romanzo che tratta un genere come l’horror, ogni lettore pensa quasi parallelamente a Steven King (che per quanto mi riguarda lo considero un re in questo genere) e quindi si aspetta di tutto, ma deve anche preventivare che questo tipo di libri hanno mille sfaccettature e possono essere interpretati in vari modi.
“La casa alla fine del mondo” è uno di questi.
Non ci troviamo davanti solo a scene raccapriccianti e sangue che sgorga a più non posso, ma l’autore tratta anche argomenti molto importanti che mescola col profilo psicologico di ogni protagonista o antagonista che appare nella storia.
Un esempio lampante è il fatto che la storia si basa sull’importanza della famiglia e sono sicura che appena uno sente questa parola, pensa a quella tradizionale che comprende madre, padre e una bambina o bambino, ma qui è diverso.
Non si tratta della solita famiglia convenzionale, qui abbiamo due padri e una bambina dolcissima che si amano alla follia e per passare un po’ di tempo insieme vanno in un cottage in mezzo alla natura dove non c’è internet, nessun rumore, ma solo molta tranquillità.
Questo è uno dei punti salienti della storia, dove si parla di una coppia omosessuale, entrambi amano Wen anche se non è la loro figlia naturale, ma si sa, in questo mondo non tutti accettano una situazione del genere anche se non li riguardano personalmente.
L’autore nel parlare di questo contesto molto importante è riuscito a descriverlo amalgamandolo nella storia, spiegando le varie sensazioni sia dal punto di vista di Eric che dal punto di vista di Andrew.
Su questo punto, durante la lettura attraverso i ricordi di quest’ultimi, assisteremo ad alcune vicende successe nel loro passato, dove ci faranno capire al meglio come molti di loro vivono la vita e come le persone li giudicano per il loro modo di essere.
A mio parere ogni persona è libera di vivere il suo orientamento sessuale nel modo che vuole, al mondo siamo tutti uguali e non bisogna giudicare se un uomo ama un altro uomo o una donna ama un’altra donna.
L’ amore è un sentimento che non si può comandare come neanche il proprio cuore, perché più cerchiamo di resistere, più ci faremo del male.
Il mondo è bello perché è vario!!!
Ritornando al romanzo un’altra figura che mi ha molto colpito è stata la piccola Wen, che nonostante i suoi otto anni, attraverso un percorso psicologico di una bambina è riuscita a sorprendermi molto, sia per il suo carattere, che per il modo in cui si approccia agli avvenimenti che si susseguono nel romanzo.
Anche perché a un certo punto, il suo mondo spensierato fatto di sogni e speranze verrà sconvolto dall’arrivo di questo individui che trasformeranno la vita in vero e proprio incubo e non solo, i quattro saranno portatori di una notizia sconvolgente…
Essendo abituata a leggere tipi di libri che trattano l’argomento psicologico, devo dire che questa volta ho avuto una leggera difficoltà nell’approcciarmi ai vari personaggi perché mentre cercavo di capire le dinamiche della storia (che vengono agevolate dall’autore attraverso la narrazione in terza persona) con la testa e con il corpo sono dovuta entrare nella loro mente e parallelamente cercavo di capire cosa stava succedendo, cercando il motivo dei vari comportamenti dei quattro portatori dell’apocalisse.
Sto parlando di Leonard, Sabrina, Adriane e Raimond.
Loro quattro hanno un’introspezione molto caratterizzata, basata soprattutto sulla religione che sarà un altro elemento importante che verrà descritto nella storia e dove, in alcune occasioni, ci ritroveremo ad avere importati riflessioni sull’argomento.
Mi è piaciuto tantissimo come l’autore ha strutturato il romanzo, a parte i vari punti di vista dei protagonisti, devo dire che la divisione in parti caratterizzata da una frase specifica e un’immagine, ti risalta all’occhio creando dentro di te emozioni contrastanti come l’adrenalina, la suspense e ti suggestiona moltissimo.
Ha un modo di scrivere interessante, ho notato che ama molto le descrizioni, che a mio parere sono state fondamentale per capire al meglio l’intrinseco che si crea nella storia e non solo, passa tra passato e presente senza confondere il lettore e questa è una cosa che ho apprezzato molto.
Prima di lasciarvi alla lettura, voglio dirvi una frase che mi ha colpito tanto e ne capirete il senso leggendo attentamente ogni parola.
“Il sette non è sempre un numero fortunato.”
Cari lettori vi lascio con questo piccolo enigma e vi aspetto alla prossima lettura! 😉