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RECENSIONE: Un omicidio senza cadavere ( Bree Taggert Vol. 2) di Melinda Leigh

Cari Sognatori, siamo al secondo volume delle indagini dello sceriffo Bree Taggert nel thriller Ti do la mia paroladi Melinda Leigh!!

Serie: Bree Taggert 
Genere: Thriller
Data d’uscita: 12 Luglio 2022

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Ebook / Cartaceo

Trama
Bree Taggert è chiamata per una sparatoria in un campeggio che rimane chiuso durante l’inverno. Quando arriva, il nuovo sceriffo si trova davanti a un crimine sconcertante. Non c’è assassino, né vittima, né sangue. Nessuno a parte Bree crede all’unica testimone, Alyssa, un’adolescente senzatetto che sostiene di aver visto qualcuno sparare alla sua amica.
Per individuare il killer e rintracciare la ragazza, Bree chiede l’intervento dell’ex agente Matt Flynn e del suo cane poliziotto. Sotto il ghiaccio del Grey Lake, invece, Bree e Matt ritrovano il corpo massacrato di uno studente universitario scomparso… E non è l’unico della serie.
Quando altri due giovani spariscono e spuntano nuovi cadaveri, Bree deve scoprire il legame tra gli omicidi. È certa solo di un particolare: sono stati generati dalla furia dell’assassino. E quando anche Alyssa non si trova più, Bree deve correre contro il tempo: la sua testimone potrebbe diventare la prossima vittima.

Nel secondo atto di questa avvincente serie o trilogia (chissà) thriller della bravissima Leigh abbiamo una Bree davvero in crisi.

Eh si miei lettori. Si è trovata catapultata in una dimensione sconosciuta, con nuove responsabilità non solo lavorative ma familiari. E quindi non deve tanto far i conti con qualcosa che conosce, il suo lavoro, ma piuttosto con ciò che non conosce, la famiglia e la compassione.

Perché Bree per difendersi ha dovuto alare tra se e il mondo una sorta di muro. Uno schermo deformato in cui vedere se stessa come una sorta di sola in mezzo a un oceano minaccioso e infestato da squali. E non è proprio cosi. Innanzitutto il lavoro che adesso, sceriffo di una piccola realtà. Non è solo una questione pratica, ossia assicurare giustizia ai cittadini e mantenere una sorta di armonia tra le parti.

Lei è una sorta di garante, di certezza che rappresenta una divinità nominata ma poco conosciuto: la nemesi. Lei è il garante e il collante di una comunità che rischia di sfaldarsi sotto la spinta di stimoli e istinti poco edificanti. Immaginate che responsabilità.

E come abbiamo potuto notare dal precedente libro, Ti do la mia parola, non è stata altro che una giustizia lacerata, vilipesa e osteggiata. Per cupidigia. In questo testo si fa vivo però un altro peccato, dato sicuramente da quella deprecabile tendenza umana a dividere il mondo in categorie di perdenti e vincenti. E’ la vendetta a fare da padrone, e credetemi è uno dei peggiori demoni che infesta, oggi, il mostro universo societario.

Siamo tutti rancorosi. Per sogni perduto, magari non per nostra responsabilità, per essere stati denigrati dall’oggetto del nostro amore o per bullismo.

Quale sarà il caso in questione, quello che dovrà affrontare Bree?
Ovviamente io non ve lo svelo.
Non posso e vi toglierei il gusto della lettura.
Fatto sta, che mentre tanta di adattarsi a un volto nuovo, materno e aperto agli altri, Bre si trova a dover sbrogliare un caso intricato, in cui manca non tanto il movente quanto..il cadavere. E sopratutto dove le verità vengono sepolte in un cassetto, tenute lontano dalle luci della ribalta e mescolate con abili menzogne.

Ma Bre diventa molto più interessante. Meno algida, meno distante, meno dura. E forse più reale. Il cambiamento è impercettibile e sopratutto ciò che fa da padrone in questa seconda avventura è la stanchezza.

Uno dei sintomi che qualcosa cambia.
E cosi mentre diventa più sicura sul piano professionale, diviene ancora più fragile in quello personale.
Ma attenzione, questo la rende sicuramente pronta per diventare una donna completa.

Perché sarà quella falla aperta nel primo libro, ingrandita nel secondo a darci la soddisfazione del vero lettore.
Perché Bre viene complessa, sfumata e meno rigida dei suoi amici detective, fantastici per carità, ma cosi noiosamente duri…
Da risultare insopportabili.

Ecco il dono della Leigh è sicuramente quello di creare non solo una trama scorrevole ma anche personaggi in crescita a cui affezionarsi, con cui creare una strana ma bellissima empatia. E riuscirà Bre a trovare cadavere,e assassino e movente?

Beh leggetelo no? Cosa aspettate?

Alessandra
Blogger Les Fler Du Mal


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