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RECENSIONE:” Come un’ aranciata alle feste di compleanno” di Donato Prencipe

Cari Sognatori, Lyli  ha letto per noi il libro di narrativa scritto da Donato Prencipe ed edito da    Porto Seguro Editore!!! 

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Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 1 Gennaio 2022

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Cartaceo

Trama:
Marcus, il protagonista del romanzo, è un ragazzo di ventisei anni, single e insoddisfatto della sua vita. Un giorno, cadendo di biciletta, sbatte la testa contro un albero e perde i sensi. Si risveglia in un mondo astratto, abitato da un certo Mr. Fox, un personaggio eccentrico che darà la possibilità a Marcus di intraprendere un viaggio fantastico: tre porte, all’apparenza identiche, danno l’accesso a tre scenari di vita diversi. Sulla falsa riga di un romanzo di formazione, l’autore crea abilmente un’atmosfera magica ma allo stesso tempo realistica, che avvolge il lettore in dubbi amletici: Marcus sta sognando? Che cosa succederà alla fine del viaggio? E soprattutto, chi è Mr. Fox? 

” Marcus era convinto che la sua vita avesse solo ombre e che la luce non esistesse o fosse troppo debole per poterla discernere “

Voglio iniziare questa recensione con una citazione presente nel romanzo, perché penso che inquadri molto il personaggio di questo ragazzo, un po’ particolare, diciamo un giovane Giacomo Leopardi che pensa che la sua vita sia solo un’ altalena di sfortuna.

Mettiamoci che il rapporto con la figura paterna non è dei migliori, una sorella piccola che è una peste, un amore non corrisposto che va avanti da anni e una facoltà che odia, poi mescoliamo il tutto e nasce la sfiga ininterrotta del nostro eroe.

A parte l’ironia della cosa, Marcus oltre ad essere una persona particolare, ha un modo tutto suo di vivere la sua vita ed è questo uno dei punti cruciali che l’autore ha voluto trasmettere al lettore.

Il profilo psicologico di questo personaggio viene accentuato soprattutto, quando a un certo punto della storia, quest’ultimo ha una sorta d’incidente con la bicicletta e mentre è svenuto si ritrova in un luogo alquanto singolare e farà la conoscenza di Mr Fox.

Immaginate di trovarvi nei panni di questo ragazzo eccentrico, dopo che è svenuto si ritrova magicamente in un mondo del tutto nuovo, spaesato non sa che fare, come muoversi e a un certo punto un uomo, vestito da pinguino, stravagante, ironico, sempre con la battuta pronta, gli si presenta davanti e si presenta come Me Fox.

Sarà proprio questo fantomatico incontro che lo porterà a sfidare il destino, la sorte, si può chiamarmi in mille modi, ma il concetto sempre quello è.

Tre porte.

Tre viaggi diversi.

Non sa dove lo condurranno.

Come quando ti trovi davanti a un incrocio, no? Dobbiamo decidere quale strada intraprendere, ma non sappiamo dove ci condurrà e allora a quel punto sta a noi prendere la decisione giusta, cominciare a fidarsi per la prima volta del nostro istinto, anche se abbiamo paura di fare un errore.

Ed è così che parte il viaggio di Marcus, che non solo dovrà fare i conti con il suo essere, ma anche con la sua anima e tutto questo lo porterà a intraprendere un percorso che gli rimarrà nel cuore a vita, anche se  forse andrà nel dimenticatoio.

Perché cari lettori è proprio questo il punto: il fatto di sbagliare, di fare scelte che non ci piacciono, ma sentiamo che dobbiamo farle, non sperare mai nella felicità, quando magari ce l’abbiamo a portata di mano e neanche ce ne accorgiamo oppure pensare che il nostro destino sia già segnato, ma non è così, perché scegliamo noi chi vogliamo essere.

A volte ci sentiamo soli, anche se circondati da persone che ci amano, che ci vogliono bene per quello che siamo.

Ci sentiamo inadeguati, non all’altezza del prossimo e un po’ come dice Donato ” come un’aranciata alle feste di compleanno”, perché è vero, è quella che beviamo per ultimo, prima ci gustiamo la nostra amorevole Coca Cola e poi quando è finita ecco li che ci ricordiamo di quella bibita che molto probabile è anche più buona.

” Vivere è imparare a sbagliare”

È questo quello che dice il nostro Donato Prencipe, autore di questo romanzo, che ha mille significati, mille sfaccettature, ma possiamo capirlo solo vivendolo.

La vita è fatta di sbagli, di scelte fatte in fretta, di pensieri negativi ( quando pensiamo che niente ci potrà andare bene), ma non è vero.

Siamo noi che vediamo tutto bianco o nero, ma c’è sempre una via di mezzo ed è a quella che bisogna puntare.

Sbagliate, fate i vostri errori, rischiate e poi sbatteteci la testa e quel punto, quando capirete cosa significa, avrete capito veramente la differenza tra sopravvivere e vivere.

Un romanzo bellissimo, emozionante e da cui non riesci a staccarti perché non solo di apre gli occhi, ma ti rimane dentro e non riuscirai a dimenticarlo.

Una lettura che va vissuta a pieno e Ve la consiglio vivamente.

Lily
Recensionista Sognare


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