FANTASY, NOIR/THRILLER/GIALLO, TUTTI GLI ARTICOLI

RECENSIONE: Il Palazzo delle Ombre di Svevo Ruggeri

Cari Sognatori, Michy ha letto il suggestivo, enigmatico, surreale romanzo scritto dal maestro del mistery Svevo Ruggeri pubblicato dalla Spirito Libero Editore.

51XeP98w7lL

Genere: Giallo Thriller Suspance Paranormal
Data d’uscita: 18 Marzo 2023

Link d’acquisto
Ebook / Giallo

Trama
Due cadaveri rivenuti sulle rive del Tevere, sconvolgono la capitale, sulla quale aleggia lo spettro del serial Killer.
In una tiepida mattina d’inverno, vicino al fossato di Castel Sant’Angelo, viene ritrovato il cadavere di una giovane donna. Tre giorni dopo, viene rinvenuto quello di un uomo. Sono stati uccisi nel medesimo modo. Entrambi i cadaveri sono senza documenti e nessuno reclama la loro scomparsa.
Il capitano dei carabinieri Filippo Donati, titolare dell’indagine, deve destreggiarsi tra il lavoro investigativo, reso complesso dalla assenza di identità dei due corpi, e le ingerenze della stampa sensazionalistica che già ipotizza sia opera di un serial killer.
Norman Lanzaldi eredita una fortuna da suo zio, l’Architetto Marco Lanzaldi. Oltre a un’ingente somma in denaro, Norman eredita un antico palazzo nel centro di Roma, un luogo che racchiude in sé numerosi misteri e che in qualche modo sarà collegato agli omicidi.

“La morte è soltanto il principio”

Questa citazione proveniente dal film la Mummia del 1999 direi che calza a pennello , per queste pagine dove vita è morte compiono un percorso impervio e mistico tra realtà e verità. Lo scrittore intesse una trama arguta ed intrigante di grande impatto psichico ed emozionale,  che va ad intrecciare varie teorie e fondamenti veri, con il surreale e paranormale dove sta al lettore trarre poi il fine ultimo di cosa pensare.

Tocca infatti un argomento assai dibattuto: cosa accade dopo le morte?

Sarà il ritrovamento di due cadaveri a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro che manderà una caotica e storica Roma in panico per un possibile serial killer. Personaggi diversi si intrecciano e si intercorrono capitolo dopo capitolo, ove il fine ultimo è scoprire chi è l’assassino…ma in verità tutto ciò sfuma e sbiadisce alla riprova di un percorso fatto di consapevolezza e accettazione.

Conosciamo Norman, un uomo che alla soglia dei quarant’anni si ritrova a ricevere una cospicua eredità da suo Zio, un noto architetto dei bei tempi. Oltre a una copiosa ed ingente eredità in denaro vi è anche un palazzo, uno antico che ha visto i secoli passare tra splendore e fatiscenza della città. Ottenuto le chiavi dall’avvocato ecco vi entra a fare un sopralluogo con la sua amica fidata Marie Claire. Questi due personaggi, ci portano a conoscere un vissuto particolare, dove la loro vita è fatta di piccole cose, tasselli e passioni che lì compongono e lì legano apparentemente divergenti dalla società stessa. È Norman che più di tutto, sembra vivere in un parallelo della realtà, un uomo che fin da ragazzo ha scoperto il senso di perdita, che è cresciuto come in una bolla di “ignoranza” senza uno scopo ultimo di una realizzazione di se stesso in qualcosa. Fa da se che i soldi mai gli sono mancati, ma al contempo ha vissuto la sua vita fin ora in una sorta di apatia continua, senza legami di sorta. Solo Marie ne è un legame saldo, ma a tratti distante, ella lo ama profondamente seppur non riesce ad andar oltre per volere di lui perchè in lei non vede altro che una compagna di occasione e una amica profonda…

Nel momento stesso in cui entreranno nel palazzo, qualcosa cambia, la magnificenza degli arredi, i cambiamenti delle stanze, oggetti tanto cari nel passato che d’improvviso si ritrovano in quelle quattro mura. Ma più di tutto quella lettera lasciata dallo Zio, come una sfida da accettare o declinare per conoscere colui che gli ha donato tutto questo, che va oltre il materiale, va oltre una credenze è l’avvio di un viaggio mistico o reale?

Il voltar di pagina porta poi a conosce la Genus, una organizzazione intellettuale che basa i suoi studi su una teoria interessate: la Trasmigrazione dell’anima.  Essa, infatti, attesta che quando si muore non vi è paradiso o inferno, bensì un’anima può decidere, consapevolmente o no, dove trasmigrare a seconda degli oggetti a cui é legata, ma anche alle modalità in cui é morta, poiché l’anima é linfa vitale, é una “entità” impalpabile ma reale, che è arricchita dalle esperienze del proprio vissuto, ma anche al fine ultimo dell’Oltre. Ciò porta ad interfacciarsi con diversi personaggi legati a filo doppio: il professor Bollani che attraverso le conferenze che tiene sulla Congettura della Metempsicosi Oggettuale, conoscerà Marta, una giovane studentessa di psicologia, che resta affascinata e rapita da questa congettura,  ma che al contempo porterà ad una analisi profonda di se stessa e di ciò che sta nel suo passato. Una esperienza che etichettata come “sonnambulismo”, in realtà cela qualcosa di più profondo e paranormale…potrebbe essere una medium?

Ma non manca il lato tangibile ed investigativo, dato dal Capitano Donati e il RIS dei carabinieri, alle prese con due cadaveri non identificati, in apparenza non collegate fra loro le morti, dove le prove sono pressoché inesistenti, ma al contempo la cittadinanza spinge per sapere la verità e che il colpevole sia assicurato alla giustizia al più presto.

Queste pagine sono un mix intenso, che attrae il lettore e gioca con la sua psiche, che tra teorie e argomentazioni reali, intesse una trama avvolgente e risucchiante. Inizialmente è come se ci fossero tre storie separate, che come tre filoni viaggiano assestanti senza mai scontrarsi.

 “La caccia al tesoro nel palazzo” ci porta a rimanere abbagliati dalla sua magnificenza, ma anche attoniti e perplessi sui suoi cambiamenti,  piccoli pezzi di vissuto che inspiegabilmente eccoli lì.  Ciò porta ad una introspezione profonda di Norman e Marie, che passo dopo passo questa esperienza lì cambierà. Al contempo le lettere dello Zio, che scoprono verità taciute, l’emozione ora di poter conoscere questa figura celata,  ci porterà a scoprire chi era e le sue scelte. Enigma del palazzo, uno di sette tutti uguali, in punti vari nel mondo, iscrizioni particolari su sette stupiti delle porte, creato da un alchimista che d’improvviso scomparso secoli or sono era alla ricerca della vita eterna…

La Genus e Marta. Qui ci si divide tra verità, scienza e paranormal  poiché se pur parli di qualcosa di puramente accademico, irreale, non confutabile, porta comunque ad argomentazioni di base vere. Infatti se pur scinde da qual si voglia religione e neanche asserisce di voler essere tale, a tratti la realtà della società di oggi surclassa gli ideali teologici. Ciò porta a spaziare in vari reparti scientifici e non, uno tra questi la fotografia,  che viene minuziosamente coinvolta e legata alla realtà di oggi e la nostra tecnologia in continua evoluzione, dove Marta ne è una appassionata. Ella infatti inspiegabilmente negli anni si è trovata sempre più avvita dalla fotografia, arrivando ad avere una assai capiente cartella ricca di foto digitali, delle vie di Roma e non solo, è come se improvvisamente sentisse che deve fotografare, sia che sia un luogo oppure persone sconosciute. Con la sua ricerca di risposte e verità, porterà in lei una consapevolezza dubbiosa inizialmente, poi sempre più forte e predominante di se stessa, portando a “incontrare” ed intrecciarsi a Norman è Marie.

Con il Commissario Donato, si ha la possibilità di approcciarsi al lato reale e vero; è come se creasse un punto fermo collante, un perno reale per la nostra mente. Attraverso di lui entreremo nel ramo di questa indagine contorta, ma anche nella sua vita, uno scorcio tangibile della sua persona e del suo operato. Un uomo votato alla divisa, astuto e molto riflessivo, dove la pressione dalle alte sfere e non lo porteranno a creare un gruppo di indagini parallelo,  che potrebbe portare alla luce ben più di ciò che ci si aspetti…

Devo dire che lo scrittore ha creato un’opera unica, enigmatica e dinamica, che fatta di tanti piccoli tasselli che mai riesci ad unire, eppure lì vedi combaciare, ti crei una tesi, sei certo nelle tue convinzioni che tutto é andato così, che è lui il colpevole. Con entusiasmo ti fai già ovazioni e invece ecco che si rimescolano le carte, che tutto crolla di fronte ai tuoi occhi lasciando come un pesce lesso.

Come dicevo all’inizio, un romanzo arguto e affascinate sia per le sue tematiche che come pone le argomentazioni, scritte e descritte in modo semplice e con ragionamenti a vari livelli intellettuali, tutto volto a non farti sfuggire nulla. Come anche la realtà che si scontra con il misticismo, che non vanno a creare scetticismo o attrito, anzi si omogenea sempre più passo passo, andando a fondersi in maniera perfetta.

Sono rimasta assai affascinata dalla teoria della Trasmigrazione, che poi è il perno del romanzo, di come in effetti si potrebbe rivelare anche una realtà a posteriori. A posteriori obbligatoriamente poiché finché non è giunta l’ora del tuo trapasso non puoi sapere la veridicità di tale teoria.

Un altro argomento che ha catalizzato molto la mia attenzione è stato quello della fotografia e pellicola, dove inserisce la rifrazione della luce bianca attraverso il prisma che si scinde nei colori base uniti all’imprimersi nella pellicola, ciò attesta il suo grande studio per inserirlo nel romanzo oppure anche una grande passione dello scrittore per la fotografia e le pellicole.

Spazia anche nella cultura letteraria, inserendo citazioni di noti libri del genere paranormal e inserendo la sua passione per il mondo libresco in più punti del romanzo. Accorto poi come riesca a far legare irrealtà alla realtà attuale, spaziando tra lo scetticismo, l’ossessione, pragmatismo,  oggettività,  psiche,  tangibilità, fatti e verità. Sono i personaggi a trasmetterci tutto ciò,  con la loro introspezione particolareggiata e profonda, non da meno porta a vedere sotto le apparenze degli ideali, di come un cambiamento o gli eventi possano fuorviare dai nostri elevati presupposti ( ideali, ma era ripetitivo). 

È come se fosse un telefilm, dove ogni capitolo è una puntata, che ti porta un piccolo scorcio nuovo della storia,  ma che pure cela nell’ombra pensieri oscuri e macabri fatti di morte e scelte, di come si può essere la mano ultima del destino beffardo oppure la mietitrice stessa. 

Menzione speciale va a Roma che fa da sfondo a tutto il romanzo, che lo scrittore elogia e descrive magnificamente, dalle sue vie affollate, alle mura centenaria, con il Tevere che nei secoli ha raccolto e custodisce i segreti di chiunque ne abbia poggiato piede, accompagnate in sottofondo dalle note di Claire de lune.

Concludo reputandolo un romanzo poliedrico e unico, che saprà appassionarvi e coinvolgervi fin dalle primissime pagine, portando a riflessioni particolari ma anche ad interagire con i personaggi inconsapevolmente, fino alla sua fine dove nulla è ciò che era e tutto è come sempre stato.

Michy
Blogger Sognare


Lo sai che siamo affiliati Amazon?!
Sostienici acquistando il libro attraverso i nostri link!
Tu non spendi un soldo in più, ma aiuti noi a crescere e a migliorare!
Grazie! 😉

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...