NARRATIVA/STORICO/FORMAZIONE, NOIR/THRILLER/GIALLO, TUTTI GLI ARTICOLI

REVIEW PARTY: Il Mistero del Codice Fibonacci di Marcello Ciccarelli &Bruno Di Marco

Cari Sognatori, Alessandra ha letto per noi edito dalla Newton Compton Editore il thriller storico di Marcello Ciccarelli e Bruno di Marco !!

51iinHDrOJL

Genere: Thriller Storico
Data d’uscita:14 Aprile 2023

Link d’acquisto
Ebook / Cartaceo

Trama
Anno 1274.
Il vecchio Ventura è al capezzale di Tommaso d’Aquino. Per distogliersi dalle sue sofferenze, il moribondo gli chiede di narrargli una storia.
Anno 1204.
Ventura, giovane converso, riceve l’incarico di scortare il monaco Giuliano dall’abbazia di Fossanova a Pisa. I motivi del viaggio saranno svelati solo una volta giunti a destinazione: il monaco è alla ricerca del misterioso Liber Abaci, un codice in grado di rivelare i più reconditi segreti della matematica. Una volta giunti in città, i due religiosi si mettono sulle tracce del libro, ma la loro missione si rivela da subito più ardua del previsto. Non solo pare che quasi nessuno sia a conoscenza dell’esistenza del codice, ma i pochi che ne hanno sentito parlare sembrano fare di tutto per non rivelare dove si trovi. La ricerca condurrà Giuliano e Ventura in un lungo viaggio per mare e per terra sulle tracce del libro misterioso e del suo autore, il geniale matematico Leonardo Fibonacci. Ma alle loro spalle, qualcuno segue i loro passi. Qualcuno disposto anche a uccidere pur di non vedere rivelati i segreti di quel codice…

Ho sempre avuto uno strano rapporto con la matematica.

Amore e odio lo definirei.

Odio perché ero davvero un disastro a scuola, quando si trattava di studiare una materia che detestavo con ogni mia forza morale.

Troppo razionale, troppo noiosa e poco intrigante.

Eh miei lettori.

Quando ero una dolce fanciulla innocente, sempre se mai sono stata innocente, il mondo dell’altrove, l’immaginazione e il mistero per farla breve, era il mio pane quotidiano.

Mi attraeva.

Era un po’ casa mia.

Quello in cui mi rifugiavo ogni volta che la quotidianità e le convenienze sociali mi stufavano.

Quello fu il periodo delle mie immersioni nel fantasy, in tutti i mondi possibili e immaginabili.

E quindi capite, la matematica non faceva proprio al caso mio.

Come poteva paragonarsi al fruscio del vento tra gli alberi, al sole rubicondo che appariva dopo la pioggia, all’arcobaleno, alla meraviglia di una natura che mi appariva cosi misteriosa e cosi sacra.

Io immersa in un parato a giocare con le nuvole e individuare le forme più bizzarre, di conti, di regole e di frazioni non ne volevo sapere.

Fino alle superiori.

Allora nonostante la mia famigerata incompetenza con frazioni, integrali e compagnia bella, inizia a avvicinarmi al cangiante mondo chiamato dal volgo esoterismo.

Eh si.

Tomi su tomi di strani segreti che sembrava chiusi nella natura che mi circondava.

Schemi che davano vita a rappresentazioni delle stesse, nelle cattedrali boschi di pietra con racchiusi i misteri del cosmo.

In numeri.

E li fu amore a prima vista.

E nonostante continuai a essere una “pippa” nei conti e nello studio, inizia a interessarmi a quello che scoprii, dopo chiamavano le costanti dell’universo, ossia i numeri di Dio.

Perché l’intero mondo che mi si apriva davanti, dalla foglia al mio amato cavolo romano non erano altro che forme viventi di straordinarie sequenze matematiche.

Tanto che il “frattale” divenne uno dei miei cibi preferiti, e ogni volta che lo assaporo mi sembra di inglobare, nel mio organismo, al natura stessa.

E capite come in fondo per quella mia strana mente, molto “weird” la matematica era dicotomica.

Da una parte c’era l’aspetto pratico, quello che ci aiuta a viaggiare nei meandri oscuri dell’economia e del commercio.

Ma dall’altro ci apriva la strada verso la conoscenza suprema: la nostra origine.

E forse scoprire il volto e il nome di colui che ha creato il mondo.

e ovviamente, per quanto oggi possa essere definita analitica, razionale, amo l’aspetto spirituale di queste arcane regole.

La sezione aurea.

La forma stessa dell’ottagono.

La sacralità matematica delle piramidi di Giza.

Fibonacci.

Eh si.

Fibonacci è una delle mie fissazioni, peggio della quadratura del cerchio.

O della geometria sacra che studio con complessi schemi di arcane cattedrali gotiche.

Sapete chi fu Leonardo Fibonacci vero?

Tranquilli tento di raccontarvelo a parole povere io medesima.

In sostanza Finbonacci è ricordato come il più grande matematico di ogni tempo.

E contribui alla rinascita delle scienze esatte dopo una certa decadenza vissuta nell’età tardo antica e dell’alto medioevo.

Forse perché troppo ostacolata da una certa visione teocratica.

Grazie al suo sforzo, al suo pensiero al suo straordinario ragionamento si pote creare una sorta di terreno per l’unione tra la geometria greca e euclidea e gli strumenti pratici di calcola elaborati dalla scienza islamica.

In pratica, si iniziarono a usare e comprendere la bellezza dei numeri indo-arabi. Quelli che oggi usiamo noi, 1,2,3,400,6060606060.

Questi in pratica.

La sua sapienza derivò da un interessante connubio tra intuizione e lungimiranza che lo porterà a studiare un libro di algebra il liber embadorum ( il libro delle misure dei corpi) dello studioso ebreo spagnolo Abham Ben Hiya.

Ed è qua che inizia l’avventura raccontata egregiamente dai nostri Ceccarelli e De marco.

Che non solo creano un thriller storico godibile, intrigante e pieno di adrenalina, ma zitti zitti, tomi tomi, ci illustrano e lo regalano a voi lettori che come me avete un problema con la materia, una visione inedita della matematica.

Che è si un mezzo per muoverci agevolmente in questo piano di esistenza, per instaurare rapporti economici e commerciarli tipici di ogni stato.

Ma anche per..donarci quel senso di meraviglia, di timore reverenziale e di sacro che mai come oggi, ci sfugge.

Perché vedete la successione oggetto di codesto libro, che si intreccia ovviamente con il giusto intrigo che, la sapienza segreta porta sempre con se, ci illustra qualcosa di ..incredibile: ossia quanto la vita, cosi come è sviluppata in questa dimensione è ancora ricca di segreti.

E’ una scoperta.

Non è affatto banale, è lo stesso identico viaggio che intraprese Peredur per la ricerca del sacro Graal.

Questi numeri sono il nostro Graal.

Perché la sequenza di Fibonacci è legata alla sezione aurea presente nelle planimetrie di molti edifici sacri, alla sequenza di Farey ma sopratutto….a lei il mio imperituro amore la teoria delle stringhe.

Che come spero sappiate ipotizza che tutte le particelle elementari (l’universo e anche noi) non siano altro che vibrazioni di stringhe microscopiche talmente piccole da non poter essere distinte dalle particelle elementari che conosciamo.

Se immaginiamo le stringhe come piccola corde vibranti si può presupporre che le stesse loro vibrazioni siano in grado di creare tutte le particelle conosciute che non sono altro che…i costituenti ultimi della materia stessa.

Capite quanto il nostro mondo sia più incredibile di quello creato da mille fantasie di autori talentuosi?

Con il codice Fibonacci si entra in un mondo altrettanto strabiliante che però è perfettamente reale.

Non c’è bisogno di nessun wordbulding.

Gli autori, semplicemente raccontano tramite le avventure di Ventura e di Girolamo la ricerca eterna dell’uomo di.. Dio.

Ecco che quest’avventura secondo il mio umile parere, è la migliore che abbia mai letto.

Perché è vera.

E’ toccabile da ciascuno di noi.

E’ a portata di mano.

E’ qua, adesso e orsa.

Un testo perfetto in cui avventura, emozioni, amore e magia sono intrecciati con abilità e semplicità con la scienza che, mai come in questo testo appare più umana, a portata di mano e vicina a tutti noi.

Che aspettate a toccarla?

Non vi accontentate mai.

E non credete a chi vi dice

Che al mondo stanno bene solo quelli

Che passano la vita a non far niente

Non devi credere, no
No, vogliono fare di te un uomo piccolo
Una barca senza vela
Ma tu non credere
Che appena s’alza il mare
Gli uomini senza idee
Per primi vanno a fondo

Non credere, no, non essere anche tu
Un acchiappanuvole che sogna di arrivare
Non devi credere, no, non invidiare chi
Vive lottando invano col mondo di domani
Non devi credere, no, non invidiare chi
Vive lottando invano col mondo di domani

Luigi Tenco

Alessandra Micheli
Blogger Les Fleurs Du Mal


336920108_179435491643996_3263347135883875712_n


Lo sai che siamo affiliati Amazon?!
Sostienici acquistando il libro attraverso i nostri link!
Tu non spendi un soldo in più, ma aiuti noi a crescere e a migliorare!
Grazie!

 

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...