Cari Sognatori, Michy , la nostra Blogger, ha letto un libro horror scritto da Giorgio Riccardi e pubblicato dalla Saga Edizioni!
Genere: Horror
Data d’uscita: 29 Aprile 2023Link d’acquisto
CartaceoTrama
Lo spettacolo mozzafiato del Vesuvio in eruzione fa da sfondo ad un horror adrenalinico dalle forti tinte distopiche. Protagonista: un giovane trentenne campano di ritorno da Londra. Compagni di viaggio: un militare, un geologo, due coppie di sposi novelli, una bambina di otto anni, un idraulico e un cane. Base d’appoggio: il Multibit, un cinema multisala a Casoria. Scopo della missione: rimanere umani non solo con la mente ma anche col cuore in un viaggio tra terre devastate e invase da non morti. Unica regola per sopravvivere: non abbassare mai la guardia poiché in ogni angolo si può celare il pericolo.
Amando molto il genere Horror in pellicola, e vi parlo dei film che hanno fatto la storia del genere, per cui ogni tanto mi affascina prendere in mano un libro ed essere io la mente creatrice del film attraverso le parole dell’autore.
Come ogni inizio, tutto è ha un avvio tranquillo, fatto di esperienze e scelte. Conosciamo il nostro protagonista in procinto di partire per una vacanza, quattro meravigliosi giorni a Londra. Solo poiché la sua migliora amica non è potuta andare per questioni di lavoro, tutto procede con entusiasmo, incontri, risate, bevute e gite, fino a quando la notte prima della partenza non viene svegliato di soprassalto per essere portato all’ambasciata… Cosa potrà mai essere accaduto…. Il Vesuvio è Esploso!!!
E d è qui che ha inizio un viaggio in declino, fatto di sconforto , angoscia, paura e sangue…. L’autore tesse tutto con un escamotage interessante ove il racconto in prima persona è fatto attraverso un diario, che come un giornale di bordo viene redato dal protagonista perchè possa leggerlo lei… Colei che lo attende…
E’ una lettura assai affascinante e ricca di pathos dove l’horror e lo splatter ne fanno da padrone in una Napoli post-apocalittica, ove l’unica missione è sopravvivere e non essere mangiati. Ebbene sì parliamo di zombie, ma com’è possibile? Partiamo dal principio.
Il nostro protagonista dopo giorni e settimane di attesa di avere notizie dei propri genitori, proprio lì dove il Vesuvio ha eruttato decide di intraprendere un viaggio alla loro ricerca. Le notizie sono poche si sa solo che a Caserta c’è uno dei centri degli sfollati, che tutto è barricato e che il convoglio di dieci militari mandati all’interno della città per prestare i primi soccorsi sono scomparsi… Grazie ad Antonio, un vulcanologo che vuole andare lì poichè è la sua occasione nella vita di risposte certe e dati super importanti sul vulcano si imbarcano in questa avventura…
Un romanzo che se pur di poche pagine, ma intense riesce a trattare una rosa di argomentazioni cardini e attuali, dove tra i sobborghi di una Napoli alla scatafascio gli zombi sono in agguato e non solo loro. Da Milano a quelle “lande” desolate, conosciamo vari personaggi, dove il supporto ed aiuto l’uno col l’altro li fa diventare una famiglia in questa epidemia abietta, eppure con questi ricordi di “stralci” di vita normale abbiamo mod di comprenderne il loro animo, da chi buono e dolce a chi in verità alla fine ti accorgi che mai hai saputo nulla. L’irrealtà nella verità di chi ancora cerca di prevaricare sui deboli, con azioni abiette, inumane, portando allo scoprire di primo impatto luci ed ombre di un sud dalle molte facce. Non mancano le tematiche sociali e politiche, che come un urlo si innalzano sui quartieri lasciati alla sfaccio, la camorra, l’inaffidabilità dei politici, dove tanto parlano bene quanto poi si intascano. Attimi di follia e paura ove il tuo prossimo ti è nemico o forse alleato…
Lo scrittore unisce in un unico volume molto forbito la sua anima Napoletana, alle esperienze vissute come “immigrato” in altre regioni, per lavoro e vita e qui ci porta di fronte al pregiudizio dettato dal mal contento perenne degli Italiani, volti a classificare ancora a tutt’oggi le persone senza neanche provare a conoscerle. Tra un prima e un poi di questa “nuova realtà” ci porta ad una costrizione di crescita del protagonista e non solo lui, ove l’umanità tende a scivolare via in favore della sopravvivenza, ma che in verità non è mai sopita è invece dettata da piccoli gesti pudici ove si nasconde ancora la sua umanità. Al contempo questo Diario, monito indiscusso della sua esperienza lo tiene ancorato alla sanita mentale e fisica, dove fuori da quelle quattro mura la pazzia imperversa e uccide.
Le descrizioni dei luoghi devastati, il contrasto tra prima e ora, le nubi sulfuree, piogge acide, lava incandescente, Tritacarne che camminano, ti coinvolgono al loro interno con solo la maestria della sua penna, dove freddezza e paura vanno a braccetto stretto e il puzzo immane che ti penetra nelle narici… Un romanzo che dicerto non sei pronto a lasciarlo, con quel finale che ti lascia così in dubbio, su cosa ci sia dopo, di come sia il mondo, se ce la faranno… Ti lascia anche dei quesiti a cui tu vorresti risposte ma che sta a te alla fine darti le tue risposte…
Reputo questo romanzo un mast del genere Horror che sa rinnovarsi ed estasiarti, un esordio veramente con il botto per questo autore, che spero vivamente di aver modo di poter riassaporare la sua penna attraverso nuove opere.
Michy
Blogger Sognare